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Praiano…
Praiano, nota in antichità come Pelagium (Mare aperto), è tra i paesi della Costiera quello che maggiormente si distingue per la vista estremamente ampia sul mare aperto e sul tratto di costa di Positano e dintorni. Le attività di agricoltura (nella parte alta) e di pesca (nella parte vicina al mare) si affiancano, fin dal XII secolo, ad attività artigianali come la lavorazione del “filo torto”, del lino e del corallo e, in tempi più recenti, nella produzione di alici in salamoia e delle caratteristiche retine per capelli, molto utilizzate anticamente in tutta la Costiera.
Da Praiano si snoda il famoso “Sentiero degli Dei”, da cui è possibile godere di una passeggiata panoramica di rara intensità. Tra le bellezze architettoniche, da non perdere la chiesa di S.Luca, con la caratteristica cupola in maiolica vietrese, le reliquie, il busto del santo e le tele di celebri artisti del ‘500.
Visitando la parte bassa, a Vettica, merita una sosta la chiesa di San Gennaro, in prossimità della quale iniziano anche i percorsi pedonali che portano alla spiaggia della Gavitella e alla Torre di Grado. Dal 1 al 4 agosto di ogni anno, nel convento di S. Maria a Castro, si festeggia la Luminaria di S. Domenico, una suggestiva tradizione che vede oltre 2000 candele ornare il decoro di P.zza S. Gennaro.
Praiano, con la bellezza delle sue vedute, la gastronomia, gli alberghi, la tipica accoglienza e ospitalità dei suo abitanti, rappresenta uno dei tratti più incantevoli della Costiera Amalfitana, dove passare una vacanza rilassante.
Chiesa di San Luca
Di elegante impianto barocco, è la chiesa parrocchiale dedicata al Santo patrono di Praiano, Luca Evangelista, risale all’anno 1588, restaurata nel 1772, si impianta su una precedente struttura risalente al 1123, come attestano il Codice Perris ed altri documenti. La facciata, recentemente restaurata, si accompagna ad un campanile a tre piani, di cui l’ultimo e sottolineato da monofore. L’interno si sviluppa su tre navate, con sei cappelle per parte, con archi a tutto sesto: la centrale è coperta da una volta a botte unghiata, mentre le laterali da volte a crociera in stucco. La chiesa si caratterizza avere, cosa oltre modo rara in costiera, una cupola maiolicata innestata direttamente sull’abside. Di notevole interesse è il pavimento maiolicato, al 1789, decorate con fiori ed uccelli e, al centro l’immagine di San Luca raffigurato nell’atto di dipingere.
Del ricco patrimonio della chiesa vanno menzionati il busto reliquiario in argento del Santo e due dipinti su tavola: il primo databile alla seconda metà del cinquecento, attribuito a Giovan Bernardo Lama, raffigurante la Circoncisione, il secondo di Padovano De Montorio, raffigurante la Vergine del Rosario, datato 1582.
Tratto da “il restauro del busto reliquiario di San Luca Evangelista” di Vincenzo Bove.